Progetto di riqualificazione dei borghi rurali dell'Ente di Sviluppo Agricolo.

L’Ente di Sviluppo Agricolo si rinnova. Nel quadro del piano di riorganizzazione funzionale dei ruoli e delle attività dell’Ente, strategiche al nuovo contesto istituzionale e di mercato, il Consiglio d’Amministrazione, pur trovandosi ad operare in condizioni di emergenza a causa di riduzioni drastiche delle risorse economiche assegnate, ha operato scelte di indirizzo programmatico nel settore agricolo e infrastrutturale.

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In tale ottica, a conclusione del lavoro di alcuni mesi effettuato da propri tecnici, l’Ente di Sviluppo Agricolo ha approntato il progetto preliminare per il recupero e la riqualificazione di dieci borghi rurali costruiti tra l’epoca fascista e gli anni cinquanta nell’ambito del piano di riforma agraria in Sicilia e abbandonati da decenni.
Il lavoro, voluto dal C.d.A. dell’Ente per valorizzare l’inestimabile patrimonio storico-architettonico dei borghi e firmato dall’ing. Angelo Morello, promuove un disegno organico complessivo che rimodula il rapporto tra gli antichi centri e le aree vicine e propone nuove funzioni di servizio e di promozione che si collegano in maniera più pertinente alla profonda trasformazione dei territori rurali e all’obiettivo di un loro sviluppo sostenibile.
Seguendo queste direttive, dieci borghi (Borzellino, Schirò, Portella della Croce, Vicaretto, Petilia, Baccarato, Lupo, San Giovanni, Schisina, Bonsignore) posti lungo un asse che interessa le province di Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Catania e Messina, costituiscono la Via dei borghi, un percorso lungo oltre 150 km, studiato con tracciati alternativi, che potrà essere effettuato a cavallo, in bicicletta o dagli appassionati di trekking lungo ippovie e greenways attrezzate. Le tappe fra borgo e borgo sono non superiori a 50 km, che potranno variare con il coinvolgimento di altre istituzioni pubbliche o soggetti privati ed il conseguente inserimento di ulteriori punti di sosta.
L’obiettivo dell’Ente, attraverso accordi di programma con gli altri soggetti, è di includere nel progetto borghi già consegnati ai Comuni, vecchie sedi minerarie, grandi aziende agricole, le case-albergo nei centri abitati, mentre per i percorsi attrezzati saranno utilizzabili ampi tratti delle ferrovie dismesse, oggetto di interventi pubblici per la costituzione di greenways, la rete di regie trazzere, i sentieri all’interno delle riserve naturali attraversate.
All’interno di ogni borgo sono previste le strutture ricettive, le stazioni di sosta, il ricovero animali, l’assistenza tecnica, i locali di esposizione e di vendita, le attività didattiche e promozionali legate al mondo rurale, la cui gestione coinvolgerà giovani e soggetti locali, garantendo adeguati livelli di occupazione.
Un aspetto importante è legato all’adozione di misure per la riduzione dell’impatto ambientale, dall’uso di materiali locali, per ridurre gli oneri dei trasporti, all’impiego di fonti rinnovabili. I borghi saranno forniti di pannelli solari per la produzione di energia elettrica e di acqua calda, che ne garantiranno l’autonomia energetica, e di impianti per il recupero e riuso delle acque piovane.
Quattro borghi, Borzellino, Bonsignore, San Giovanni, Schisina, per la loro collocazione si prestano ad un intervento sul territorio che ne valorizza le caratteristiche e riqualifica i manufatti trascurati. Borgo Borzellino, in territorio di Monreale, è idoneo a un riuso con finalità sociali, come centro polifunzionale per disabili. Borgo Bonsignore, in territorio di Ribera può ospitare un centro di alto livello per lo studio, la tutela, il ricovero degli animali migratori e marini e le attività connesse. Borgo San Giovanni e Borgo Schisina, in territorio di Francavilla di Sicilia, sono ubicati in un’area ricca di perle naturali e turistiche che li rende adatti ad interventi di tipo sociale per turismo giovanile e della terza età.
La Via dei borghi si propone di favorire l’economia delle aree interne, orientando nuovi flussi turistici verso la Sicilia più disagiata, attratti dalla presenza delle ippovie, delle greenways, dai luoghi di sosta confortevoli. Questa finalità è in totale consonanza con gli attuali obiettivi della promozione di un turismo isolano duraturo, non stagionale, investendo su una tipologia che può essere gestita direttamente dai siciliani attraverso piccole attività e che conservi anche il plusvalore dell’indotto.
Naturalmente, per fare ciò l’E.S.A. ha come obiettivo iniziale quello di coinvolgere le istituzioni, le associazioni e, in primo luogo, gli enti locali, che con la conoscenza approfondita del territorio e delle sue opportunità, possono contribuire a realizzare un progetto più rispondente alle esigenze delle comunità e a favorirne l’occupazione. Per agevolarne la comprensione è stato preparato un DVD interattivo di presentazione dei borghi rurali e dell’idea progettuale di recupero.
Per la finalizzazione del progetto si ricorrerà alle risorse disponibili con i fondi europei e ad altre misure, dando priorità alla riqualificazione dei borghi rurali più antichi che conservano le originarie caratteristiche architettoniche, e alla messa in sicurezza degli altri borghi, avviando nello stesso tempo le procedure di project financing per l’individuazione degli operatori privati.

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